Chi sono?


Nel 2025 hanno tra i 16 e i 30 anni, in Italia sono quasi 9 milioni, dei quali 3 milioni nel mondo del lavoro.

(Fonte Istat, estrazione dati popolazione 28 gennaio 2025, occupati a novembre 2024, elaborazione dati Generation Mover).


In maggioranza sono i figli della X Generation, non hanno mai conosciuto un mondo senza Internet, smartphone o i-Pod. La dimestichezza con la tecnologia digitale rende questa generazione la più esperta di sempre nella navigazione in rete. Rappresentano la vera sfida ma anche l’ opportunità più concreta per la  rivoluzione in corso nel mondo del lavoro.

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Oggi tra loro: Bebe Vio, Jannik Sinner, Jacob Sartorius, Elisa Maino, Cristina Chiperi …

A scuola studiano gli impatti del clima e dell’effetto serra sul pianeta e sulla salute degli esseri umani. I più giovani di loro imparano a programmare giocando. All’età di 10 o 12 anni diversi loro coetanei guadagnano cifre importanti con uno dei nuovi mestieri nati grazie alle rete, quello di kid-influencer. All’università o al lavoro sperimentano nuovi programmi e contenuti e inventano nuovi mestieri mai immaginati prima, da nessuno.

Facebook non lo frequentano è più usato dai loro genitori, le email sono un mezzo ‘vecchio‘ per comunicare. Inoltre, per la Z Gen la privacy è una questione seria.

Dell’Europa vivono la fragilità più che le opportunità ma la ritengono essenziale. Gli appartenenti alla Z Gen si riconoscono tra loro a seconda delle App o dello youtuber che seguono invece che attraverso gli eventi, le scuole o le persone che incontrano o in cui vivono.

Una delle sfide in campo educativo e formativo, a causa dell’accesso alle informazioni, è che quando la Z gen deve risolvere un problema cerca una risposta rapida e più alternative possibili, piuttosto che lavorare per risolvere il problema in solitudine.Spesso cresciuti con un forte approccio pragmatico e risolutivo, possono tendere a privilegiare la velocità più che la precisione o l’approfondimento.

Per i reparti marketing di tutte le aziende questo è il target per eccellenza di qualsiasi tipo di comunicazione degli ultimi anni. Sono loro la vera rivoluzione in fatto di comportamenti e apprendimento, ma anche di lavoro.

Per questa generazione la diversità è un valore e un punto di partenza riconosciuto nella quotidianità.

Qual è e quale sarà l’approccio al lavoro di questa generazione? Quali sono e saranno i valori strategici per la gestione di questo gruppo professionale? 

Per quale idea di futuro si stanno battendo?

A queste e altre domande lavoriamo e rispondiamo, applicando metodi futuristi, approccio scientifico e consulenziale.

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I ragazzi della maturità Covid-19

È dall’ inizio di questo nuovo mondo che penso ai ragazzi della maturità, quelli che quest’anno compiono il passaggio ad una fase di vita immaginata, desiderata, qualche volta odiata, negli ultimi 5 anni. Sono loro che in questi giorni sono al traguardo di una fase di vita che finisce e ne inizia un’altra, fasi uniche nella vita di ogni donna e uomo, qualcosa che comunque andrà, non sarà recuperabile. Il taglio è netto, e oggi anche unico e stra-ordinario. Sono i ragazzi della maturità Covid-19, l’anno in cui il mondo è cambiato per sempre. Ecco non dirò qui niente di più perché Matteo Duchini, un maturando dell’Istituto Gadda Rosselli di Gallarate – Varese – dice tanto. Un video intenso e … Continua a leggere

Il ruolo delle generazioni per costruire il futuro

Qual è il ruolo giocato dalle generazioni nel preparare i futuri che stanno arrivando? A cosa serve un futurista? Sai quale azienda ha usato per prima i metodi di futuro? Lavorare sulle generazioni vuol dire lavorare con il futuro. Una volta di più, grazie alle domande che Alice Avallone di Beunsocial  mi ha posto, ho avuto l’occasione di definire, e osservare meglio, i confini e i punti di contatto tra il mondo immaginato e costruito da ogni singola generazione e gli indizi di futuro visibili attraverso le generazioni più giovani. Del resto, il presente che viviamo è il futuro preparato  da chi è venuto prima di noi Ogni generazione elabora un’idea di futuro differente da quella di chi l’ha preceduto, e soprattutto, ogni giorno … Continua a leggere

“Covid19: the Boomer Remover”, la furia dello scontro generazionale sui social

Un pianeta affollato risponde agli stessi criteri di esistenza di una comunità, piccola o grande che sia. Quando si è in tanti, troppi, gli spazi stanno stretti e si sgomita, ogni occasione è buona per litigare, per accendere rabbie e disagi appena sotto il livello di guardia. Se poi le classificazioni demografiche, facilitano la diffusione di stereotipi per fasce d’età divise in generazioni il gioco è fatto, ecco che nasce l’arma perfetta per individuare il nemico in tempi di crisi, complessità e confusione: i Baby Boomers, la prima e ultima generazione più numerosa di sempre sul pianeta, e per questo facile da individuare come capro espiatorio. Solo negli ultimi  mesi sono nati due trend social diffusi a livello globale che … Continua a leggere

Leadership e pensiero critico nelle generazioni più giovani

Hai tra i 18 e 35 anni? Parli inglese? Partecipa al Drucker Challenge Essay contest 2020. Uno degli obiettivi che ci siamo dati in Generation Mover è quello di diffondere iniziative e call di interlocutori che ci ispirano e che riteniamo seri e appassionati e questa è una di quelle. Dal 2010 centinaia di studenti e giovani professionisti provenienti da tutto il mondo sono stati invitati al Peter Drucker Forum come vincitori o finalisti del Concorso sul saggio della Drucker Challenge. Hai tempo fino al 24 maggio 2020 per presentare la tua idea su come promuovere le competenze di pensiero critico in tempi critici. Di solito le persone riconoscono un leader in qualcuno di cui si fidano e che sa … Continua a leggere

Europa-Italia: generazioni a confronto

Ma quanti sono davvero i Millennials e la Z Generation in Italia? E’ importante saperlo? Facciamo chiarezza: in Italia i Millennials (25-39 anni) e i ragazzi della Z Gen (10-24 anni) sono meno che in tutti i paesi europei. Da poco sono usciti i dati Istat e Eurostat aggiornati al 2° trimestre 2019. Mi sono presa la briga di aggregarli* in base alle nazioni più numerose (ho lasciato da parte il Regno Unito al momento) e di metterli a confronto con i paesi europei più grandi. Su questo aspetto siamo ultimi in Europa, anche davanti alla Germania – che pure è piuttosto vecchiotta – la quale ha più Millennials e Z Gen di noi. Lo scarto può sembrare minimo ma … Continua a leggere

Megatrend e generazioni: quale connessione?

Parlare di futuro non è facile e, sopratutto, chi parla di futuro non sempre è compreso ma non dobbiamo dimenticarci che per prendere una decisione oggi, dobbiamo prima guardare avanti e immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno e che subiranno le nostre scelte. I Millennials più giovani e la Z Generation si stanno dimostrando fortemente interessati al futuro, attenti e partecipi alle geopolitica mondiale e alle conseguenze locali che determinate azioni fatte oggi potranno avere sul loro domani e su quello delle generazioni che verranno soprattutto perché ci sono degli eventi, ormai immodificabili, in corso da ieri, che proseguono oggi e che andranno avanti comunque:  vengono definiti Megatrend. Fino a qualche tempo fa, non avevo mai sentito … Continua a leggere

Cattivi consigli dai genitori Boomer ai figli per trovare lavoro, o no?

E’ un classico dei rapporti tra genitori e figli, tra i senior esperti del mondo e gli junior ancora da svezzare: i consigli su come comportarsi ad un colloquio di lavoro. Solo che come ricorda l’articolo ‘Are Boomer parents giving their kids bad career advice‘*  ciò che funzionava tanto bene “ai miei tempi” rischia oggi di essere inefficace, quando non addirittura controproducente. Perché il mondo è completamente cambiato. Tutto da buttare, allora? Non proprio: i consigli dei “vecchi” sono sempre benvenuti, ma nella consapevolezza comune che vanno aggiornati. Quando a cercare lavoro erano i Boomers, il panorama generale era tendenzialmente stabile e uniforme. I cambiamenti di paradigma maturavano in tempi più lunghi della vita di una generazione, e i giovani … Continua a leggere

Il futuro dell'Italia: i diplomati 'analfabeti'

Il futuro dell’Italia? A prima vista appare piuttosto chiaro e inesorabile, guardando i dati delle ultime rilevazioni Invalsi. Oppure no? I risultati relativi all’ultimo anno di scuola dei ragazzi di 18 anni sono espliciti. Evidenziano quasi un trend, a voler parlare da futurista, però è un trend che non ha un bell’aspetto o un orizzonte roseo. L’Italia ha già meno Millennials di tutti gli altri paesi europei, se poi aggiungiamo che i ragazzi più giovani della Z Gen (9/24enni) – quelli oggetto della rilevazione in questo articolo – sono anche i meno preparati rispetto alle precedenti generazioni, la domanda sul futuro di un paese diventa implacabile: quale futuro si sta preparando per una nazione che non si occupa del calo … Continua a leggere

29 Consigli per giovani donne nel mondo del lavoro

“29 Consigli per giovani ragazze che iniziano a lavorare oggi” di Alice Avallone su Beunsocial.it Uno è anche il mio. Giusto qualche settimana fa è uscita su Startupitalia la lista pensata e redatta da David Casalino sulle donne che stanno cambiando l’Italia: Unstoppable Women. Ci sono anche io insieme a molte altre, Alice Avallone ad esempio. Come sempre succede quando le cose all’inizio appaiono un pò strane, quest’idea è diventata un’opportunità, un’ azione che ne ha portate altre. Si è sviluppato un network femminile nel quale ho trovato donne, che come me, si sono ‘intestardite’ su un progetto, un’idea, un’illusione investendoci tempo, energie, salute, risorse, famiglia e molto altro. E’ proprio grazie a questa iniziativa ‘maschile‘ che Alice e io … Continua a leggere

Il più giovane chef (vegano) del mondo

Che la Generazione Z sia in fermento ce ne siamo accorti da un pezzo. Anche noi qui sul nostro blog abbiamo raccontato più di una storia di giovanissimi di ambo i sessi dotati di idee chiare e spirito imprenditoriale. E allora eccone un’altra, di queste belle storie: Omari MacQueen, inglese di origini caraibiche, si presenta come il più giovane chef al mondo e imprenditore nel campo della ristorazione vegana. Ha 11 anni, è espressione di una società multietnica, e si sta costruendo il proprio lavoro basandolo sulla sua passione e sui suoi valori. E i suoi valori hanno a che fare con l’etica e la sostenibilità ambientale. Insomma: Generazione Z. Puoi leggere la sua storia cliccando qui.   Mattia Rossi … Continua a leggere