Chi sono?


Oggi hanno tra i 12 e i 27 anni, in Italia sono circa 8.8 milioni, di cui circa 2 milioni nel mondo del lavoro.  (Fonte in aggiornamento: Istat 2019, elaborazione dati Generation Mover)


In maggioranza sono i figli della X Generation, non hanno mai conosciuto un mondo senza Internet, smartphone o i-Pod. La dimestichezza con la tecnologia digitale rende questa generazione la più esperta di sempre nella navigazione in rete. Rappresentano la vera sfida e opportunità per la rivoluzione nel mondo del lavoro.

Immagine26 stephaniehaynes_family

Oggi tra loro: Bebe Vio, Jacob Sartorius, Elisa Maino, Cristina Chiperi …

A scuola studiano gli impatti del clima e dell’effetto serra sul pianeta e sulla salute degli esseri umani. I più giovani di loro imparano a programmare giocando. All’età di 10 o 12 anni diversi loro coetanei guadagnano cifre importanti con uno dei nuovi mestieri nati grazie alle rete, quello di influencer. All’università o al lavoro sperimentano nuovi corsi e inventano nuovi mestieri mai immaginati prima, da nessuno.

Facebook lo frequentano poco è più usato dai loro genitori (millennials, ma anche X  e BB) e le email sono un mezzo ‘vecchio’ per comunicare. Privilegiano Whatsapp e Instagram, ma ancora di più Snapchat, per la Z Gen la privacy è una questione seria.

Dell’Europa vivono la fragilità più che le opportunità. Gli appartenenti alla Z Gen si riconoscono tra loro a seconda delle App o dello youtuber che seguono invece che attraverso gli eventi, le scuole o le persone che incontrano o in cui vivono.

Una delle sfide in campo educativo e formativo, a causa dell’accesso alle informazioni, è che quando la Z gen deve risolvere un problema cerca una risposta rapida e più alternative possibili, piuttosto che lavorare per risolvere il problema in solitudine. La Z Gen, generalmente parlando, grazie alla grande disponibilità di informazioni, è spesso cresciuta con un forte approccio pragmatico e risolutivo, il che può portare a privilegiare, nella fase iniziale, la velocità più che la precisione, se non altro per evitare di perdere tempo in qualcosa che non ha un’applicazione immediata.

Per i reparti marketing di tutte le aziende questo è il target per eccellenza di qualsiasi tipo di comunicazione degli ultimi anni. Sono loro la vera rivoluzione in fatto di comportamenti e apprendimento, ma anche di lavoro.

Per questa generazione la diversità è un valore e un punto di partenza riconosciuto nella quotidianità.

Qual è e quale sarà l’approccio al lavoro di questa generazione?

Quali sono e saranno i valori strategici per la gestione di questo gruppo professionale? 

Per quale idea di mondo si batteranno?

A queste e altre domande lavoriamo e rispondiamo, applicando metodi futuristi, approccio scientifico e consulenziale.

Resta informato e iscriviti alla nostra newsletter

Musical.ly

A luglio 2016 sono 95 milioni i teenager che lo utilizzano. E molto probabilmente, anche tra i ragazzini che conosci o frequenti anche tu, ce ne sono una buona parte. Se hai più di 20 anni é probabile che tu non lo conosca, a meno che tu non sia in contatto con ragazzi più piccoli. Imperversa ovunque in rete ed é uno dei modi in cui ci si relaziona a questa età. Può piacere o anche no, ma c’è. Se vuoi saperne di più ecco un buon approfondimento.

Studenti oggi, lavoratori domani

Le nuove generazioni crescono (e studiano) in un mondo ancora vecchio: in che senso? Lettura in 5 minuti Ce lo spiega Marc McCrindle – ricercatore, sociologo e demografo di statura internazionale – in Come apprendono gli studenti del XXI secolo nelle scuole del XIX secolo?. Si tratta di un approfondito articolo apparso originariamente sull’edizione australiana di “Huffington Post”: Generation Mover lo ha scovato e tradotto in anteprima italiana assoluta, ed ora è in grado di pubblicarlo con il consenso esplicito dell’autore, che ringraziamo per la sua cortesia e disponibilità. Gli studenti che frequentano le scuole in questi anni sono nati e cresciuti immersi in una realtà completamente diversa da quella per cui fu pensato il sistema scolastico ancora vigente, e … Continua a leggere

Le nuove generazioni hanno la soluzione

Vedere le cose con occhi nuovi é quasi impossibile, é possibile certo, ma di sicuro é faticoso e occorre uno sforzo iniziale non da poco, aver voglia di farlo poi é solo il primo passo. E non so tu ma io, che di mestiere lavoro con quelli che vogliono cambiare, o almeno lo dichiarano, so bene sulla mia pelle e su quella dei miei clienti quanto, a volte, può essere difficile. Tuttavia, so anche che i risultati possono essere fantastici e da qui in poi il cammino diventa più facile. Ma non voglio semplificare troppo, perchè  nonostante cambiare  sia possibile c’è un lavoro di ‘sgrossamento‘ che passa da pregiudizi inconsci o consci, modelli di pensiero acquisiti che all’inizio funzionano e poi non più e così … Continua a leggere

Lavorare nel 2020? Qualche info per decidere meglio il proprio futuro professionale

Se hai intorno ai 18/20 anni (Z Generation) oppure sei un giovane millennial (Dai 20 ai 35 anni) o anche sei più grande  forse ti può interessare sapere che nel 2020 saranno richiesti 35.000 laureati in scienze economico-statistiche, oppure 30.000 medici e a seguire ingegneri, insegnanti e cosi via. Avere un’idea di quelle che possono essere le figure professionali degli anni a venire in un paese é sempre utile per tanti motivi. A livello generale ci dà un’indicazione di dove sta andando in termini di crescita il paese in questione, l’ Italia del 2020 ad esempio, cioè oggi non domani. A livello più individuale e personale può aiutarci a decidere meglio quale corso di studi prendere per noi stessi o per un … Continua a leggere

L'obiettivo primario

“L’obiettivo primario dell’educare é quello di creare uomini capaci di fare cose nuove, non semplicemente di ripetere quello che altre generazioni hanno fatto: uomini capaci di creare, di inventare, di scoprire“.  Jean Piaget Nuovi stili di relazione, nuovi comportamenti, nuovi stili di leadership caratterizzano il nuovo mondo in cui viviamo. Servono nuove capacità, nuove menti per vivere in questi tempi. Occorrono nuovi modi di educare sia le nuove generazioni che quelle attuali Piaget lo sapeva, già negli anni ’20 del secolo scorso. La scuola e il lavoro sono i luoghi in cui é possibile cominciare a cambiare, sempre. Oggi le scuole, più di solo 5 anni fa, almeno in Italia, iniziano ad inserire il digital approach come elemento di apprendimento; in … Continua a leggere

Z Generation: un rischio o un’opportunità per il futuro della nostra società industriale?

La Z-Generation o nativi digitali sono i futuri donne e uomini nati tra la fine del secolo scorso e il 2010: quale risorsa rappresentano per il futuro del Mondo e del lavoro, quali limiti incontreranno nel cammino di espressione delle proprie potenzialità generazionali ? Se da un lato abbiamo visto – dopo le due guerre mondiali – l’opportunità cavalcata dagli uomini e dalle donne dell’epoca di garantire un futuro migliore a se stessi ed alle future generazioni, oggi le previsioni di crescita e la manifestazione del proprio potenziale della cosiddetta Z-generation son tutte da individuare e – forse – da inventare. I ragazzi più giovani che oggi si avvicinano al mondo lavorativo degli adulti troppo spesso rientrano nella categoria dei … Continua a leggere