Chi sono?
Oggi hanno tra i 12 e i 27 anni, in Italia sono circa 8.8 milioni, di cui circa 2 milioni nel mondo del lavoro. (Fonte in aggiornamento: Istat 2019, elaborazione dati Generation Mover)
In maggioranza sono i figli della X Generation, non hanno mai conosciuto un mondo senza Internet, smartphone o i-Pod. La dimestichezza con la tecnologia digitale rende questa generazione la più esperta di sempre nella navigazione in rete. Rappresentano la vera sfida e opportunità per la rivoluzione nel mondo del lavoro.

Oggi tra loro: Bebe Vio, Jacob Sartorius, Elisa Maino, Cristina Chiperi …
A scuola studiano gli impatti del clima e dell’effetto serra sul pianeta e sulla salute degli esseri umani. I più giovani di loro imparano a programmare giocando. All’età di 10 o 12 anni diversi loro coetanei guadagnano cifre importanti con uno dei nuovi mestieri nati grazie alle rete, quello di influencer. All’università o al lavoro sperimentano nuovi corsi e inventano nuovi mestieri mai immaginati prima, da nessuno.
Facebook lo frequentano poco è più usato dai loro genitori (millennials, ma anche X e BB) e le email sono un mezzo ‘vecchio’ per comunicare. Privilegiano Whatsapp e Instagram, ma ancora di più Snapchat, per la Z Gen la privacy è una questione seria.
Dell’Europa vivono la fragilità più che le opportunità. Gli appartenenti alla Z Gen si riconoscono tra loro a seconda delle App o dello youtuber che seguono invece che attraverso gli eventi, le scuole o le persone che incontrano o in cui vivono.
Una delle sfide in campo educativo e formativo, a causa dell’accesso alle informazioni, è che quando la Z gen deve risolvere un problema cerca una risposta rapida e più alternative possibili, piuttosto che lavorare per risolvere il problema in solitudine. La Z Gen, generalmente parlando, grazie alla grande disponibilità di informazioni, è spesso cresciuta con un forte approccio pragmatico e risolutivo, il che può portare a privilegiare, nella fase iniziale, la velocità più che la precisione, se non altro per evitare di perdere tempo in qualcosa che non ha un’applicazione immediata.
Per i reparti marketing di tutte le aziende questo è il target per eccellenza di qualsiasi tipo di comunicazione degli ultimi anni. Sono loro la vera rivoluzione in fatto di comportamenti e apprendimento, ma anche di lavoro.
Per questa generazione la diversità è un valore e un punto di partenza riconosciuto nella quotidianità.
Qual è e quale sarà l’approccio al lavoro di questa generazione?
Quali sono e saranno i valori strategici per la gestione di questo gruppo professionale?
Per quale idea di mondo si batteranno?
A queste e altre domande lavoriamo e rispondiamo, applicando metodi futuristi, approccio scientifico e consulenziale.
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