Calo demografico e futuro del lavoro: ci pensa la Cina

Una soluzione al problema dell’invecchiamento demografico e alle sue conseguenze sull’economia dei paesi e sul mercato del lavoro?

Ci pensa la Cina.

Comincia a delinearsi il piano strategico cinese per  affrontare la  grande fase di transizione demografica che riguarda anche la grande potenza orientale, oltre che la popolazione di tutto il pianeta.

Sono almeno 3 i fattori considerati nella strategia cinese per governare la questione demografica nel prossimo presente: 

  1. tecnologia e robot,
  2. education
  3. nuove generazioni.

3 Elementi che incidono sul mercato del lavoro e sull’economia, un problema che la Cina ha scelto di affrontare da più fronti.

PRESUPPOSTI

A gennaio 2023 l’ufficio nazionale di statistica cinese ha registrato il primo calo demografico degli ultimi 60 anni,  certificando, in modo definitivo, il rapido invecchiamento della popolazione del Paese.

La popolazione cinese è la seconda più numerosa del pianeta, a inizio 2023 è stata sorpassata dall’India, ma questo non la esclude dal problema dell’invecchiamento demografico e dal calo delle nascite che riguarda tutte le nazioni, con impatti tangibili sul mercato del lavoro e sulla crescita dell’economia della nazione, fino a poco tempo fa, la più popolosa del mondo. Una situazione che mette a rischio sia il presente, sia il futuro stesso della Cina perchè è una criticità che si aggiunge alle conseguenze della politica del figlio unico, portata avanti per decenni fino al 2015, che ha causato profondi squilibri di genere, tanto che

oggi in Cina ci sono oltre 30 milioni di uomini in più rispetto alle donne.

Uno degli effetti di questa transizione demografica si traduce in una mancanza di lavoratori che potrebbe diventare sempre più grave nei prossimi decenni. I dati demografici cinesi 2022 rilevano che:

la fascia di popolazione cinese in età lavorativa – tra 16 e 59 anni – è diminuita notevolmente da 896,4 milioni nel 2019 a 875,6 milioni di persone nel 2022, mentre la popolazione over 65 è salita da 176 milioni del 2019 ai 209,78 milioni del 2022. 

AZIONI AVVIATE AD OGGI (ALCUNE VISIBILI)

In questo scenario emergono alcuni fatti e azioni concrete messe in campo dal governo con l’intento di arginare e governare la questione demografica a partire da adesso. L’intervento riguarda, al momento, dalle fonti che si possono raccogliere, due direttive specifiche: una dal lato socio-educativo che lavora sui valori e visione del ruolo della donna e dei giovani, l’altra dal lato tecnologico mira a risolvere velocemente la mancanza di lavoratori prevista nel prossimo quinquennio.

1-Lato socio-educativo: il ruolo dei giovani e delle donne secondo la governance politica cinese

Recentemente, in ottobre, in occasione del XIII Congresso nazionale delle donne, un evento quinquennale (al tavolo della presidenza nessuna donna), il presidente Xi Jinping ha chiesto alle federazioni femminili presenti di:

«affinare e mettere in pratica le politiche a sostegno della maternità». E ancora: «Dobbiamo attivamente sostenere un nuovo tipo di matrimonio e di cultura della natalità», anzi “è necessario rafforzare la guida delle prospettive giovanili verso il matrimonio e la procreazione”, i funzionari di Partito debbono formare i giovani su «amore e matrimonio, fertilità e famiglia».

In sintesi:

  • le direttive-consiglio per le donne cinesi delle quali cita l’avanzamento, sono comunque quelle di sposarsi, fare più figli con il fine di contribuire anche in questo modo alla crescita del paese. Del resto, da anni il Partito cerca di correggere un declino demografico inaspettato di questa portata, perchè si accompagna anche a un forte calo dei matrimoni, le donne più istruite rispetto a qualche decennio fa, preferiscono rimandare la scelta di avere un figlio e continuare a lavorare.
  • Le indicazioni sociali riguardano il settore educativo-formativo e sono rivolte soprattutto alle generazioni più giovani ancora a scuola o in via di inizio (Alpha e Zeta Gen). Ad esempio, già dal 2019 i bambini cinesi cominciano ad imparare a scuola principi di programmazione e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale come utenti. Inoltre, è stato dichiarato nel congresso di cui sopra, l’obiettivo avviare politiche di riforme educative volte a rinforzare nei giovani i valori dell’amore e del matrimonio, della fertilità e della centralità della famiglia in cui, di nuovo viene sottolineato, la posizione femminile svolge il ruolo centrale.

2-Lato economico-tecnologico

Poco tempo fa, il Ministero dell’Industria e della Tecnologia di Pechino ha pubblicato un documento di 9 pagine con le linee guida per lo sviluppo e la produzione di robot umanoidi.

Lo scopo: diventare leader mondiale entro il 2027.

Secondo il rapporto World Robotics 2022, la Cina è il quinto paese più automatizzato al mondo. Nel documento chiede ai settori industriali di sviluppare soprattutto quelle funzioni tecnologiche volte a migliorare le capacità interattive uomo-macchina, proprio con un utilizzo ancora più rilevante dei grandi modelli di intelligenza artificiale,  

Il governo cinese ritiene che l’incentivazione e aumento della produzione di robot umanoidi sia una disruption innovation esattamente come lo è stato l’arrivo di pc e smartphone nelle società, un nuovo modello in grado di incidere sul modo di vivere degli esseri umani e sul modello di sviluppo economico e industriale.


L’idea di base è quella di sopperire alla mancanza di lavoratori con una nuova classe di operai ipertecnologici, robot umanoidi appunto, ed estendere nel medio periodo l’automazione anche alla sanità, ai servizi domestici, all’agricoltura, alla logistica e ad altre realtà.


Tutti parlano della sfida demografica globale ma ancora poco si vedono interventi di rilievo, con delle deadlines settoriale specifiche e in cui si abbracciano diversi settori di intervento. Non sono d’accordo sulla spinta alla fecondità delle donne o al ricorso a valori di stampo maschile che relega i generi in ruoli del secolo scorso, tuttavia è un modo per cominciare e una direzione viene indicata, vedremo se sarà condivisa dalla popolazione femminile e dai giovani.

Eppure, delineare chiaramente uno scenario, avere un piano per i prossimi dieci e venti anni, prendere delle decisioni e attuarle dovrebbe essere normale per i governi di tutto il mondo, comunque la si pensi.

 

Isabella Pierantoni, Dicembre 2023

 

https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_02/matrimonio-figli-famiglia-ricetta-xi-donne-6d3a3676-7974-11ee-a899-4ecc4adbacdd.shtml

https://www.huffingtonpost.it/esteri/2023/11/03/news/cina_robot_umanoidi-14036581/

https://www.repubblica.it/esteri/2023/01/17/news/cina_calo_popolazione_prima_volta-383907593/#:~:text=Una%20popolazione%20oggi%20sempre%20pi%C3%B9,in%20pi%C3%B9%20rispetto%20alle%20donne.

 

 


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